Per rintracciare la nostra origine si deve risalire all’inizio degli anni ottanta, nel contesto della guerra fredda, quando le autorità militari occidentali, temendo uno scoppio esatmosferico di ordigni nucleari, decidono di installare le apparecchiature di telecomunicazioni in ambienti che le preservino dal disastroso fall-out consentendone l’utilizzo per il mantenimento dell’azione di controllo, coordinamento e comando.
Vengono eseguite in quegli anni le prime installazioni di schermature e.m.(elettromagnetiche) per la protezione EMP (Electro Magnetic Pulse) in ambito NATO e, contestualmente, presso la maggior parte delle infrastrutture aeroportuali strategiche dell’Aeronautica Militare Italiana.

In particolare si annoverano le seguenti realizzazioni:
•    Schermatura e.m. -EMI- in asservimento alla storica installazione in Italia del primo tomografo RMN presso il Policlinico di Modena;
•    Schermatura EMP per un sistema RADAR 3D di nuova generazione gestito dalle Forze NATO, ad Otranto;
•    Due schermature EMI per ambienti adibiti a sale briefing, presso il Comando NATO “Headquarters Allied Forces Southern Europe”, a Bagnoli;
•    Nuovo centro di trasmissione per le comunicazioni TBT dell’aeroporto dell’Aeronautica Militare, a Trapani Birgi;
•    Ambiente schermato EMI adibito a laboratorio TEMPEST presso il locale Comando USAF, a Napoli;
•    Collaudi delle infrastrutture EMP dei Comandi di Gruppo e di Stormo aereo rispettivamente presso gli aeroporti dell’Aeronautica Militare Italiana di Gioia del Colle e Sigonella.

La realizzazione dei primi progetti e l’esperienza maturata sul campo consente il trasferimento delle schermature e.m. nel settore civile ove, l’avvento di apparecchiature elettroniche impone misure di protezione per il contenimento dell’interferenza elettromagnetica, nota con gli acronimi EMI (Electro Magnetic Interference) e RFI (Radio Frequency Interference) e di compatibilità nell’ambiente operativo nota con l’acronimo EMC (Electro Magnetic Compatibility).
Nei primi anni novanta iniziano le attività di ricerca e di innovazione tecnologica e, con l’acquisizione dei fondi comunitari a valere sul “Progetto Prisma”, viene realizzato illaboratorio di compatibilità elettromagnetica finalizzato alla marcatura CE.
A partire da questo momento vengono sviluppati, senza tregua, importanti progetti di ricerca sulle schermature e.m. e sottoscritti contratti di collaborazione con le Istituzioni Universitarie e con gli Enti di Ricerca, finalizzati alla validazione scientifica dei risultati della ricerca congiunta.

Il know-how specialistico acquisito nel settore delle schermature e.m. apre nuovi orizzonti sulla ricerca applicata e, in particolar modo, sulle tecniche delle camere riverberanti multimodo finalizzate all’utilizzazione dell’energia e.m. per scopi scientifici ed industriali.
Infatti, nel 2000, vengono condotti i primi studi sulle camere riverberanti multimodo e iniziate le sperimentazioni sull’irraggiamento elettromagnetico per il riscaldamento dielettrico nel campo dei beni culturali e dell’agrofood.
Vengono acquisiti finanziamenti per la conduzione di progetti di ricerca a valere sui fondi Comunitari, Nazionali e Regionali e depositati due brevetti internazionali. Si intensificano i rapporti con le Istituzioni attraverso contratti di cooperazione scientifica multidisciplinare come con il Ministero delle Politiche Agricole – Direzione Generale – per la validazione dei sistemi a microonde in relazione alle misure fitosanitarie. In particolare, nel 2004, con l’avvento dello Standard Internazionale FAO-ISPM 15, in ordine alla disinfestazione biologica dei pallet in legno per i trasporti internazionali, viene inoltrata alle Autorità competenti istanza documentata per la validazione e l’inserimento del sistema a microonde EMitech fra le misure previste per la disinfestazione. Viene depositato il brevetto internazionale.
Nel 2005, EMitech lancia sul mercato del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali la tecnologia brevettata MISYA (MICROWAVES SYSTEM FOR ART) per la disinfestazione biologica di opere d’arte in legno, carta e stoffa.
Negli anni a seguire EMitech prosegue l’attività di ricerca e sviluppo finalizzata a conquistare nuovi mercati con il prezioso supporto dei partners scientifici ed istituzionali, e diffonde i propri risultati in occasione di  prestigiosi seminari sia a livello nazionale ed internazionale. Nel frattempo non tralascia la partecipazione a numerose manifestazioni fieristiche.
Nel 2006 la tecnologia MISYA si espande ed invade rapidamente, oltre al settore dell’arte, nuovi mercati come l’agrofood e il packaging. EMitech avvia uno Spin Off con il Politecnico di Milano  e, nello stesso anno, ottiene la Certificazione di Conformità alla Norma UNI EN ISO 9001:2000 per l’attività di progettazione, costruzione, installazione ed assistenza di apparecchiature a microonde.
Sorgono i primi centri di disinfestazione MISYA POINT su territorio nazionale e, nel contempo, vengono mossi i primi passi sul mercato estero.
L’anno successivo vede la realizzazione del network commerciale dei centri MISYA Point, uno strumento mediante cui EMitech può dialogare con gli utilizzatori del MISYA, avere un feedback di riferimento per eventuali miglioramenti ed assicurarsi da parte dei clienti maggiore soddisfazione.
Prosegue anche l’attività di ricerca in campo agro-alimentare, con l’approvazione del progetto RISALE relativo all’applicazione di MISYA per il risanamento dei legumi con deposito di relativo brevetto.